Di recente sono comparsi sul mercato gli SSD (Solid State Disk), che stanno inziando gradualmente ad essere montati sui dispositivi portatili.
A causa della loro ‘natura microelettronica’ il procedimento di recupero dati da SSD è un pò più complesso, e a differenza di quanto viene comunemente detto, questa tipologia di supporti non è immune a guasti e/o danneggiamenti.
L’utilizzo delle memorie allo stato solido per l’archiviazione dei dati è prettamente identico ai tradizionali hard disk.
Caratteristiche principali dei dischi allo stato solido sono silenziosità, inferiore sensibilità ad urti e ridotti tempi d’accesso ai dati . Ciò è dovuto alla trasmissione dei dati, attraverso microchip, a delle ‘memorie non-volatili’ che non contengono parti meccaniche in movimento. Questi dispositivi sono poi realizzati con le stesse interfacce dei classici hard disk.
Concludendo , nonostante i vantaggi sopra elencati, sia i Solid State Disk che le memorie Flash in generale, possono pero’ incorrere ugualmente nella perdita dei dati come i tradizionali hard disk per effetto di danni hardware, sbalzi di tensione, disastri naturali, errori umani , virus informatici, o anche problemi derivanti dai vari software.